Wash Westmoreland (Still Alice) dirige Keira Knightley nel ritratto della scrittrice più innovativa e spregiudicata della Belle Époque parigina. Nata e cresciuta in un piccolo centro di campagna, Colette arriva nella Parigi di fine ‘800 dopo aver sposato Willy, un ambizioso impresario letterario. Affascinata dalla vivacità dei salotti e spinta a scrivere dal marito, Colette dà alla luce una serie di libri pubblicati a nome di Willy. I romanzi diventano un fenomeno letterario e la loro protagonista – Claudine – un’icona della cultura pop parigina e un simbolo di libertà femminile. Mentre cresce insieme alla sua Claudine, Colette decide di porre fine al suo matrimonio e inizia una battaglia per rivendicare la proprietà delle sue opere e guadagnare l’emancipazione sociale.
COLETTE E CLAUDINE
La belle époque parigina fa da sfondo alle vicende autobiografiche di Sidonie-Gabrielle Colette, ragazza di campagna che, trasferitasi a Parigi come moglie di Willy, un carismatico imprenditore letterario, gli regala un enorme successo scrivendo a suo nome la serie di romanzi Claudine, personaggio creato come un proprio alter-ego letterario. Da subito infatti le avventure erotiche di Claudine conquistano il pubblico francese, diventando uno dei primi libri pensati per un pubblico femminile. Insieme al successo di Claudine cresce anche la consapevolezza di Colette che diventerà una delle figure rivoluzionarie della letteratura dei primi del ‘900. Riuscirà a riscattare i diritti del proprio lavoro, si affermerà come istrionica artista confrontandosi anche con la recitazione ed il mimo e infrangerà i codici dell’epoca con il suo comportamento anticonformista e la sua passione per il sesso femminile.
Il personaggio di Colette, che attraversa una radicale mutazione all’interno del film, è un ruolo impegnativo con cui la Knightley è riuscita a confrontarsi abilmente: è la storia di una donna in cerca della sua indipendenza, che progressivamente prende coscienza delle proprie capacità e della propria identità artistica e sessuale e che si confronta con un uomo per far valere i suoi diritti. Una battaglia dei sessi in un momento storico denso di cambiamenti nella definizione dei ruoli di uomo e donna.
Anche se vissuta agli inizi del Novecento, Colette è estremamente moderna: “Era sempre un passo avanti agli altri”, dice il regista Wash Westmoreland, riferendosi in particolare al coraggio con cui Colette esponeva, attraverso velati riferimenti, elementi spesso scandalosi della sua vita personale: “Era un periodo davvero cruciale, l’inizio dell’era moderna: si assisteva a movimenti tettonici nella definizione dei ruoli di genere, le donne chiedevano maggior potere in ogni ambito e gli uomini resistevano con tutta la loro forza. Tutto ciò sembrava essere rappresentato alla perfezione dal matrimonio tra due personaggi formidabili come Colette e Willy”.
Colette nella selezione ufficiale del 36° Torino Film Festival
Anche Vision Distribution partecipa alla 36° edizione del Torino Film Festival: alla manifestazione infatti sarà presentato in concorso Colette, l’ultimo film di Wash Westmoreland, con Keira Knightley e Dominic West.
La pellicola è stata presentata sia nella categoria dedicata ai film stranieri, sia nella sezione Festa Mobile.
Colette arriva al cinema dal 6 dicembre.