VICE – L’UOMO NELL’OMBRA: straordinario Christian Bale alle prese con l’etica del potere
Gennaio 3, 2019 11:52 am
Un eccezionale e camaleontico Christian Bale (The Fighter, Batman Saga, American Hustle) interpreta Dick Cheney, il vice-presidente più potente della storia americana, considerato da molti il “vero numero uno” della Casa Bianca durante l’amministrazione di George W. Bush. Il film racconta l’ascesa dell’uomo “nell’ombra”, che a poco a poco ha preso in mano le redini del gioco.
Il film è diretto da Adam McKay, un regista capace di fare spietate, lucide e allo stesso tempo ironiche radiografie delle contraddizioni dell’America, come dimostra, fra gli altri, La grande scommessa. Completano il cast il vincitore del Premio Oscar® Sam Rockwell (George W. Bush), Amy Adams (Lynne Cheney) e Steve Carell (nei panni del Segretario della Difesa Donald Rumsfeld). Il film ha ottenuto 6 candidature a Golden Globes
CAST SENSAZIONALE
Vice – L’uomo nell’ombra vanta un cast straordinario. Considerato dai più come il vice più potente che si sia mai visto alla Casa Bianca, Dick Cheney è qui interpretato da un camaleontico e controverso Christian Bale, ingrassato e truccato. Il film ripercorre tutta la vita del politico americano, dagli esordi come operaio elettrico nel Wyoming fino ad arrivare ai primi, timidi approcci alla politica, inizialmente sotto l’ala protettrice di Donald Rumsfeld (Steve Carell). Sempre spalleggiato dall’ambiziosissima moglie Lynne, interpretata da una talentuosa Amy Adams, nella sua lunga carriera e nei molteplici incarichi professionali, Cheney ha dimostrato di “avere la stoffa” di poter gestire le situazioni politiche americane più disparate e arriva, un un’incredibile ascesa, ad essere pregato di seguire come vice Bush figlio (Sam Rockwell) negli anni della sua amministrazione.
UNA BIOGRAFIA POLITICA BRILLANTE, IRRIVERENTE, INDIAVOLATA.
Vice – l’uomo nell’ombra è Un racconto irriverente, ironico e brillante che attraversa quasi cinquant’anni, in cui il regista McKay inizia il lungo cammino del protagonista dagli anni dell’Università e dai primi lavori come operaio della corrente elettrica.
Ci si prende gioco, raccontando Cheney, dello spettatore, specchio della società a cui si è arrivati anche grazie agli anni di maggior coinvolgimento politico del vice presidente. Dagli inizi con Nixon la caratteristica di Cheney resterà quella di riuscire a spostare le pedine più importanti dello scacchiere mondiale grazie al suo silenzio e alla sua riservatezza. operando nell’ombra senza la smania di uscire allo scoperto.
IL POTERE DIETRO LE QUINTE
Adam McKay, in occasione della Mostra internazionale del cinema di Venezia, ha dichiarato di essere andato molto a fondo per rappresentare Cheney e di aver letto alcuni dei più noti drammi di Shakespeare per avere un’ottima e approfondita visione del potere. McKay ci fa ridere, ci fa ridere di gusto. Inestimabile la scena di un giovanissimo Cheney che chiede al suo mentore Donald Rumsfeld (interpretato da un bravissimo Steve Carell) “noi in cosa crediamo?”. A questa domanda, Rumsfeld non risponde ma scoppia a ridere di gusto, lasciando il protagonista completamente interdetto ma, allo stesso tempo, insegnandogli da subito la lezione più importante di tutte: non esiste alcuna credenza qui, ma solo la scalata al potere.
Attraverso un personaggio che funge da narratore (il cui ruolo sarà chiaro solo alla fine del film), allo spettatore tutto viene spiegato in maniera chiara.
E così, ad un comune uomo seduto al cinema, vengono svelati i segreti di uno dei Vicepresidenti più importanti della storia americana. Accanto a lui, George W. Bush (interpretato dal premio Oscar Sam Rockwell) appare come una semplice pedina del suo piano, solo per seguire le direttive di un uomo che è (apparentemente) solo dietro le quinte.