Secondo film di Pippo Mezzapesa dopo “Il paese delle spose infelici”. Il film racconta di una comunità perduta, distrutta da un terremoto, e di un uomo che si ostina a difenderne la memoria. Protagonista è Sergio Rubini, ultimo abitante del paese distrutto. Un uomo che resiste. Visionario e lucido al tempo stesso, è una voce fuori dal coro che non vuole abbandonare quelle strade apparentemente senz’anima ma piene di ricordi. L’incontro con un’immigrata clandestina lo metterà di fronte ad una scelta. Un film in cui la realtà inciampa nella magia, fatto di pietre abbandonate e incontri, rivelazioni e scontri. Una poesia semplice e estremamente evocativa che si fa portavoce di novità e speranza. Presentato al Festival di Venezia 2018.