Leningrado, estate dei primi anni ’80. Leto narra l’estate metaforica, l’esplosione di una stagione, non tanto della Natura quanto dell’arte. In barba alla censura della Russia Sovietica, Mike e la sua band hanno una passione sfrenata per il rock che arriva illegalmente dagli Stati Uniti. Un giorno d’estate, fra birre, chitarre e falò, Mike e sua moglie Natasha conoscono Viktor, musicista emergente. È un colpo di fulmine: Mike lo prende sotto la sua ala. Kirill Serebrennikov ripercorre la storia di due band che hanno fatto la storia del rock russo, gli Zoopark e i Kino. Applaudito al Festival di Cannes, Summer è un film che riporta l’incanto di un mondo sospeso, in cui una generazione piena di ideali si affacciava al mondo cercando, forse in modo naïf, di cambiarlo.